Fattura elettronica scartata
Una volta inviata la fattura elettronica, il Sistema d’interscambio esegue una serie di controlli formali. Se la FE non supera tali controlli viene scartata e al mittente viene recapitata una ricevuta di scarto con la motivazione. Come ci si deve comportare in questi casi?
Andiamo a vedere come verificare lo scarto delle fatture emesse nella gestione GB e le operazioni da svolgere per un corretto rinvio del file.
Sebbene le immagini contenute in questa news facciano riferimento alla versione web del programma di fatturazione, si ricorda che la procedura illustrata è la medesima anche in Fatture GB (versione locale con archivi in SQL).
Fattura scartata: cosa stabilisce la normativa
La fattura elettronica scartata dal Sistema d’Interscambio, secondo quanto ribadito anche dalla Circolare n.13/E del 02 Luglio 2018 al punto 1.6, viene considerata come non emessa. Pertanto, una volta verificata la causa che ha generato lo scarto e sistemato tale errore, sarà necessario procedere con un nuovo invio della fattura, entro i 5 giorni successivi al precedente invio, mantenendo la medesima numerazione e data.
Verificare lo scarto della fattura
Innanzitutto è necessario controllare lo stato della fattura inviata, in modo da verificare se questa è stata correttamente emessa.
Per fare ciò accedere alla Console e, dopo che la fattura sarà stata inoltrata al SdI sarà possibile procedere allo scarico della ricevuta, cliccando sul pulsante Scarica posto sotto la colonna Ricevuta.
N.B. Una volta inviata la FE, la ricevuta non è immediatamente disponibile. Infatti il Sistema d’Interscambio può impiegare fino a un massimo di cinque giorni per restituirla. Pertanto qualora questa non sia disponibile sarà necessario riprovare in un altro momento.
Una volta ottenuta la ricevuta è possibile verificare se è presente lo scarto verificando la colonna Stato e il simbolo posto in corrispondenza della colonna Notifica.
Nell’esempio riportato notiamo che la fattura è stata inviata senza effettuare il controllo sul file. Sebbene non sia obbligatorio, è comunque consigliato controllare il file in modo da poter evitare scarti da parte del SdI.
Una volta fatto click sul tasto possiamo verificare la motivazione che ha generato lo scarto, in modo da poter correggere l’errore.
Nella Ricevuta di Scarto troviamo, oltre a tutte le informazioni sulla ricevuta:
- il codice dell’errore
- la descrizione dell’errore
Nell’esempio sopra indicato è stato inserito un codice destinatario B2B non valido. Sarà pertanto necessario correggere tale dato prima di procedere con nuovo invio.
In generale comunque viene riportato il tag XML della Fattura Elettronica che ha generato l’errore (nell’esempio 1.1.4). Confrontando lo stesso sul tracciato FE è possibile riscontrare in maniera più precisa dove è necessario intervenire per risolvere lo scarto. Inoltre, da questo elenco possiamo anche vedere quali controlli vengono effettuati sui file inviati.
Inviare la FE mantenendo numero e data nei termini della liquidazione
Come detto precedentemente, in questo caso la FE si considera non emessa, pertanto possiamo procedere a inviare di nuovo la fattura mantenendo lo stesso numero e data.
Per fare ciò torniamo in Fatturazione – Riepilogo Documenti – Fatture e andiamo a richiamare il documento scartato.
Come indicato nel messaggio, il documento risulta essere bloccato in quanto è già stato creato l’XML. Sarà pertanto necessario procedere a destoricizzare lo stesso cliccando sull’apposito pulsante.
Una volta effettuata la destoricizzazione accedere all’Anagrafica Cliente, modificare nella Tab Fatturazione Elettronica il codice destinatario, salvare il tutto e procedere di nuovo allo scarico del cliente, in modo da poter aggiornare i dati.
Fatto ciò possiamo procedere di nuovo alla creazione dell’XML, previo salvataggio del documento. Notiamo che in questo modo abbiamo ricreato la Fattura Elettronica mantenendo numero e data del documento scartato. Procediamo quindi con il controllo, la firma e l’invio al SdI.
Inviare la FE oltre i termini della liquidazione del periodo
Nel caso in cui abbiamo già effettuato la liquidazione dell’IVA senza accorgerci dello scarto di una fattura nel periodo di riferimento sarà comunque necessario ricreare la fattura come visto precedentemente.
Nella fattispecie ipotizziamo che ad oggi ci trovassimo di fronte a questa situazione:
Il commercialista ha effettuato la liquidazione IVA di marzo (soggetto con periodicità IVA mensile). Effettuando un controllo sulle fatture emesse ci siamo accorti solo in data odierna che la fattura 4/FE risulta essere scartata, poiché lo studio non ha ricevuto il documento nella sua Console Fatturazione in quanto appunto scartato.
Dopo aver ovviamente corretto l’errore che ha generato lo scarto, procediamo come visto precedentemente a creare l’XML e poi inviare la Fattura Elettronica alla Console Web per il successivo invio al SdI.
In questo modo avremo in Console sia la fattura 4/FE scartata dal Sdi che la fattura 4/FE corretta, la quale potrà essere inviata al SdI.
Fatto ciò sarà comunque necessario provvedere al pagamento della sanzione minima per il ritardo d’invio della fattura ai sensi dell’articolo 6, comma 1 del D.Lgs 471/1997 e conseguentemente provvedere al ravvedimento per il mancato versamento IVA.